BRER-AI
NUOVO INIZIO IN GALLERIA
Samanta Tebaldi
prompt AI: "A painting of a crowd of people observing two women hugging each other in front of the destroyed ruins of the building, during the sunrise, cheerful atmosphere."

Rissa in Galleria
Umberto Boccioni
1910
L'opera si basa sull'energia e sul movimento, seguendo le ideologie della corrente futurista a cui Umberto Boccioni si lega all'inizio del XX secolo. Come viene scritto nel Manifesto dei pittori futuristi del 1910 “Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido, una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente”. Il dipinto, quindi, che rappresenta due donne che si scontrano fisicamente in modo violento davanti ad un caffè nella Galleria di Vittorio Emanuele a Milano con una folla che le osserva; esprime la frenesia e l'avvio di una nuova era per il mondo industrializzato, e in particolare, per Milano. Rappresentando gli albori di un’epoca che sarà caratterizzata da sviluppi tecnologici e industriali, da un mutamento della cultura basata su scambi commerciali e sulla supremazia. È attraverso l'uso di colori complementari e vivaci che emergere il fascino verso la scoperta di questo nuovo mondo in sviluppo ed in evoluzione.
Anche il forte dinamismo ottenuto grazie alla sovrapposizione di piccole pennellate di colore consente di comprendere a pieno la velocità con cui la città sta cambiando, la velocità attraverso cui la popolazione inizia a vivere. Boccioni, attraverso quest’opera si fa promotore e anticipatore di quello che sarà il mondo di oggi; cogliendo la frenesia e l’eterno movimento che caratterizza le nostre vite, scandite da un tempo serrato, dalla necessità impellente di dover sempre cambiare e di non dover mai fermarsi a riflettere. Per questo, ed anche per la scelta del soggetto, legato alle tematiche della violenza oggi sempre più vicina a noi, è un dipinto che rimane riconoscibile e comprensibile a tutti anche dopo più di un secolo dalla sua realizzazione. Forse però, se all’inizio del XX secolo veniva visto con positività e ammirazione, oggi lo leggiamo con occhi più critici, comprendendo dove ha portato quella rivoluzione tanto ambita e acclamata.

Nuovo inizio in Galleria
Samanta Tebaldi
2024
In quest’opera l’artista vuole rappresentare l’innovazione del XX secolo data dagli sviluppi tecnologici e dalla nascita di un nuovo modo di pensare, più frenetico e violento. Partendo da questo presupposto, la nuova opera prodotta con l’ausilio dell’intelligenza artificiale “Nuovo inizio in Galleria” vuole essere una piccola provocazione al mondo di oggi, quello in cui viviamo, rappresentato ai suoi albori (nel 1910) da Boccioni stesso. Un mondo globalizzato dove la tecnologia, l’industria, la frenesia prendono sempre più il sopravvento sulla vita umana; rendendoci come delle macchine, privi di sentimenti ed emozioni che dovrebbero permetterci di vivere con lentezza e di godere del qui ed ora. Si è creata così, una realtà nella quale solo il più forte, il più sviluppato riesce a sopravvivere; generando non un mondo migliore, come tutti si aspettavano ma, uno peggiore, caratterizzato da continue guerre per la supremazia. Nel quale l’obbiettivo principale riguarda l’ottenimento delle risorse e la salvaguardia di singoli paesi e non del genere umano.
Queste continue lotte, però, ben presto potrebbero portare alla distruzione totale, alla scomparsa della realtà in cui viviamo, rendendo necessaria una rinascita.
È questo che vuole rappresentare la nuova opera, l’inizio di un nuovo mondo come segno di speranza, un mondo dove si ritorna alle origini e al supporto reciproco dopo la distruzione.
Una realtà sconvolta dalle innovazioni precedenti, ma più forte di prima, resiliente. Che è in grado di rimettersi in piedi e di darsi la possibilità di un nuovo e migliore inizio, migliore.
Per questo motivo, l’immagine allegra della galleria di Vittorio Emanuele di Milano rappresentata da Boccioni si individua non più nello sfarzo e nei colori accesi ma, nelle rovine. Nei resti del male del passato che viene finalmente abbandonato per dare inizio a qualcosa di nuovo, visibile e rappresentato dall’alba e dal sole che sorge nello sfondo, come avviene per l’inizio di nuovo giorno, di una nuova era. Ed infine, non vi è più la rissa tra due donne ma un abbraccio reciproco tra le figure, che si offrono la possibilità di vivere in pace e armonia.
Il dipinto, in questo modo, diventa un mezzo per prendere coscienza dei problemi che affliggono il pianeta, rendendo visibile la necessità di un cambiamento.
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