Madonna in trono con il Bambino, Dottori della Chiesa e la famiglia di Ludovico il Moro
Maestro della Pala Sforzesca
1480 - 1483
Dopo il 1494 viene realizzata, su commissione di Ludovico il Moro, questa pala d'altare per ribadire la legittimazione del potere dopo la morte sospetta del nipote, attuando una vera e propria opera di propaganda. A seguito delle soppressioni napoleoniche, nel 1808, viene portata a Brera.
​All'interno dell'opera, è dipinta la Madonna seduta su un trono decorato ed elaborato con in grembo il Bambino, in una sfarzosa cornice architettonica ricca di elementi decorativi preziosi. Ai lati del trono sono presenti quattro Dottori della Chiesa: Sant'Agostino, Sant'Ambrogio, San Gregorio Magno e San Girolamo, raffigurati con i loro attributi iconografici, come il libro, lo staffile, degli abiti papali e un abito con il manto rosso, per indicare la loro saggezza e autorità nella dottrina cristiana.
In aria, sopra la composizione, sono presenti due angeli aventi tra le mani la corona ducale posta sulla testa della Vergine.
Nella parte inferiore del dipinto, inginocchiati in segno di devozione, sono raffigurati i membri della famiglia di Ludovico Sforza, noto come Ludovico il Moro, il duca di Milano. Si possono identificare dunque Ludovico stesso, la moglie Beatrice d'Este, e i loro figli. Essi sono dipinti con un realismo che sottolinea il loro status sociale e l'importanza politica.
​Il Duca di Milano viene presentato alla Madonna e al Bambino da Sant'Ambrogio, vescovo e protettore di Milano. Il nuovo Duca sta per essere incoronato con la corona dorata indicando una legittimazione divina del suo potere temporale.
​Lo sfondo del dipinto è ricco di dettagli architettonici e paesaggistici, che conferiscono profondità alla scena. Le architetture, tipiche del Rinascimento, e i paesaggi infatti, danno un senso di grandiosità e continuità spaziale. I colori sono vivi e luminosi, tipici della pittura lombarda dell'epoca.