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BRER-AI
SHOOTING SABASTIANO
Riccardo Casa
prompt AI: "Reimagine Vincenzo Foppa’s ‘Martirio di San Sebastiano’ set in a modern photographic studio preserving the composition and spatial arrangement of the characters. The man on the right is a male model wearing a towel and is being photographed by the man on the left holding a camera, helped by two assistants in the middle."

Martirio di San Sebastiano
Vincenzo Foppa
1485 - 1490
Fu staccato nel 1808 dal primo altare a sinistra di Santa Maria di Brera, dove era affiancato da un San Rocco, probabilmente dello stesso autore, strappato nel 1787 e andato perduto.
L’opera, databile nella seconda metà degli anni ottanta del Quattrocento, mostra i segni dell’interesse di Foppa per la sapienza prospettica e per il gusto archeologico di Bramante, come dimostrano sia l’architettura monumentale, costruita su una prospettiva più scenografica che rigorosa e decorata da capitello e medaglione di foggia classica, sia la posa da statuaria antica del corpo del santo, che richiama il Cristo alla Colonna (sala 24), sia l’intensa caratterizzazione dei visi degli sgherri, nei quali è forte l’eco degli Uomini d’arme di casa Visconti-Panigarola, così come le ricerche espressive di Leonardo. Il complesso impianto prospettico è apprezzabile grazie alle incisioni visibili sull’intonaco, dove si legge anche il pentimento dell’artista nel braccio destro del protagonista. San Sebastiano è raffigurato legato a una colonna di marmo verde con capitello corinzio su un piedistallo all'estrema destra della scena, mentre il centro è rappresentato da tre arcieri che arrivano da un grande arco a tutto sesto, decorato da medaglioni secondo un gusto "all'antica". L'architettura monumentale è costruita secondo intenti scenografici che mettono in secondo piano anche il rigore prospettico, a vantaggio di un'attenzione agli effetti luminosi che evidenziano, ad esempio, i profili dell'architettura rendendoli luminescenti. Il santo ha una posa che ricorda la statuaria classica e un'espressione dolorosa di grande intensità. Notevole è anche la caratterizzazione degli sgherri, con tipi presi dalla quotidianità, che ricordano gli affreschi di Uomini d'arme di casa Visconti-Panigarola.
Le incisioni sull'intonaco, ancora visibili, rivelano lo schema prospettico usato dall'autore e mostrano anche un pentimento d'artista nel braccio destro del santo.

Shooting Sebastiano​
Riccardo Casa
2024
Shooting Sebastiano è una rielaborazione contemporanea, eseguita dal programma di intelligenza artificiale Dreamstudio, dell'affresco di Vincenzo Foppa "Martirio di San Sebastiano".
L'opera mantiene la composizione spaziale originale, così come la sistemazione delle figure e il colore degli abiti, seppur dal taglio più moderno, abbandona lo stile pittorico per una rappresentazione digitale fotorealistica, caratteristica di alcuni esiti dell'I-A, e sostituisce archi e frecce imbracciati dagli sgherri con strumenti fotografici dalle forme indefinite, frutto del processo di assemblaggio di immagini da parte dell'Intelligenza Artificiale.
Il titolo dell'opera deriva dall'utilizzo del verbo inglese polisemico "Shooting" che indica sia l'azione di sparare che quella di scattare una fotografia, come avviene all'interno dell'opera digitale in cui la figura del santo viene sostituita da un modello seminudo che posa di fronte a un fotografo e i suoi assistenti.
Nell'iconografia cristiana San Sebastiano è spesso rappresentato come un nudo eroico, con il fine sottolineare il dolore e la vulnerabilità del martire, spesso si trova in pose languide quasi sensuali, come nel caso dell'affresco di Foppa, che hanno suggerito interpretazioni dell'immagine come una sfida alle norme di genere e sessualità dell'epoca.
Nella reinterpretazione dell'opera la figura che sostituisce quella del martire appare ugualmente seducente e provocante, allo stesso modo dolorante vulnerabile. La scena rappresenta uno spaccato della società contemporanea in cui l'esposizione mediatica di sé, la tendenza a mettere a nudo la propria persona di fronte al vasto pubblico digitale spesso porta alla sofferenza.
Le imperfezioni della rappresentazione da parte dell'I-A, come nel caso di alcune parti del corpo dei personaggi, aggiungono un maggiore fascino dato dall'unicità di ragionamenti non concepiti dall'intelletto umano.
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