top of page
BRER-AI
UNGRATEFUL
Alvise Morandi
prompt AI: "Photorealistic Jesus stands in front of a dark red twisted tree. The sky is red with dark clouds. Apocalyptic vibes in the distant background"

Trasfigurazione
Andrea Previtali detto Cordeliaghi
1513
L’opera, eseguita nel 1513 per la cappella Cassotti in Santa Maria delle Grazie a Bergamo, è una meraviglioso esempio rinascimentale che della rappresentazione del miracolo della Trasfigurazione. Qui, Cristo rivela la sua natura divina agli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni in un momento di sublime illuminazione. L’artista dipinge Gesù con un volto radioso, emanante una luce sovrumana, e indossa una veste bianca candida come la neve, simbolo di purezza e trascendenza. Ciò che rende questa rappresentazione ancora più interessante è l’aggiunta di elementi iconografici del Battesimo. Una colomba, simbolo dello Spirito Santo, si staglia sopra la scena, portando con sé un senso di rinnovamento e purificazione. Questa fusione di due momenti cruciali della vita di Cristo aggiunge una profondità simbolica e spirituale all’opera, suscitando riflessioni sul legame tra la trasfigurazione e il battesimo, entrambi momenti di rivelazione della divinità e di trasformazione interiore. Così, l’opera non solo cattura la bellezza e la grandezza del miracolo della Trasfigurazione, ma invita anche lo spettatore a meditare sui misteri della fede e sulla continua presenza divina nella vita umana. L’aggiunta dell’iconografia del Battesimo potrebbe suggerire, inoltre, un legame simbolico tra la trasfigurazione di Cristo e il suo ruolo salvifico. Gesù, nella sua condizione di divinità manifestata, rappresenta non solo la luce e la perfezione divine, ma anche il sacrificio finale per il perdono dei peccati dell’umanità. La scena è ambientata in un panorama naturale rigoglioso, probabilmente il paesaggio della bergamasca. Il forte contrasto tra la luminosità a cui il volto di Cristo è rivolto e le ombre in cui si trovano gli Apostoli alle sue spalle rappresenta la verità della fede contrapposta allo scetticismo degli uomini, in un chiasmo dal cielo alla terra, da destra verso sinistra.

Ungrateful
Alvise Morandi
2024
L’opera raffigura Cristo in un paesaggio desolato, arido e tetro. L’atmosfera è triste e priva di speranza. Una luce fioca, simile a quella del sole al tramonto, illumina debolmente il volto del soggetto. La sua posa esprime sconforto, accentuato dal suo sguardo rivolto verso un orizzonte situato dietro lo spettatore. Il panorama in lontananza appare sfocato e incerto. Sullo sfondo si erge un albero rinsecchito, simbolo della natura che fatica a sopravvivere. Cristo sembra stanco, in un mondo al crepuscolo. Questo confronto tra Cristo e il mondo, 500 anni dopo quello del Cordeliaghi, riflette la disillusione attuale. Viviamo in un’epoca in cui perfino la natura lotta stenta a sopravvivere, e le speranze di un lieto fine sono poche. Forse l’umanità ha dimenticato il sacrificio di Cristo, oppure i peccati che ha accumulato sono talmente gravi che nemmeno Dio può salvarla.
![]() | ![]() |
---|
bottom of page