2024
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In quest'a opera digitale, c'è una contrapposizione tra l'iconografia sacra e la modernità. La Vergine Maria, rappresentata con il volto di Chiara Ferragni, una delle influencer più famose al mondo, emerge come una figura centrale di venerazione.
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Quattro angeli la circondano con grazia offrendole il tradizionale pandoro, un gesto che richiama, da una parte la tradizione natalizia e la condivisione, dall’altra un gesto provocatorio che ricorda il “pandoro gate”, fenomeno di cronaca che ha portato l’influencer sotto i riflettori. Sul loro volto c'è una serenità che contrasta fortemente con il contesto urbano circostante, segnato dalla distruzione e dal caos della guerra. Queste figure alate si incarnano, in una visione moderna, nei media, nei politici, in tutte quelle persone che preferiscono divulgare notizie di “gossip” piuttosto che i problemi di uno spessore più elevato che stanno succedendo nel mondo.
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L'ambientazione è una città devastata, segnata da edifici che crollano e una nube grigia causata dalle macerie. Le strade sono deserte e disseminate di detriti. Alcuni edifici rimasti in piedi sono gravemente danneggiati. Se ci si focalizza sulla scena retrostante sembra quasi di sentire il rumore costante dei crolli. L'intera scena riflette la fragilità della civiltà umana, con un senso di perdita e abbandono che pervade l'ambiente.
Da grigio il cielo diventa azzurro, questo cambiamento di colore è dato dalla presenza della figura venerata; infatti, seppur l'atmosfera è carica di tensione, la presenza dell’influencer sembra infondere un senso di pace. Le figure umane, raccolte ai suoi piedi, sono profondamente affascinate da questa scena e sono tutte impegnate a scattare fotografie e video con i loro smartphone. Questo dettaglio riflette una realtà contemporanea: spesso, le persone sono più preoccupate di immortalare e condividere un momento piuttosto che viverlo appieno. La devastazione della città sullo sfondo diventa quasi un elemento secondario, un contrasto che mette in luce la nostra tendenza a focalizzarci più sugli influencer e le figure mediatiche piuttosto che sui problemi reali e urgenti del mondo, come la guerra e le crisi umanitarie.
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L'opera invita a una riflessione profonda. La scelta di Chiara Ferragni come volto della Vergine Maria non è casuale. Simboleggia l'importanza crescente degli influencer nella nostra società e come spesso la venerazione popolare si sposti verso queste figure contemporanee. È un ritratto della nostra epoca, in cui l'immagine e la presenza digitale possono avere un impatto significativo sulla vita delle persone.
Guardando questa opera, non possiamo fare a meno di sentirci sfidati a riconsiderare le nostre priorità e a trovare un equilibrio tra l'ammirazione per le figure contemporanee e la consapevolezza delle realtà più dure del nostro tempo. È un invito a guardare oltre lo schermo e a riconnetterci con il mondo che ci circonda, riscoprendo il valore della compassione e dell'umanità.